L’inverno 2024 è stato senz’altro un inverno pieno ed impegnativo. Tanto lavoro, non sempre condizioni facili, prima poca neve poi due settimane di brutto tempo. “Emigrare” al ghiacciaio dei Forni per una settimana ha rappresentato per me quasi una fuga da questa folla. Non che i ghiacciai dell’Ortles Cevedale fossero vuoti, anzi, noto che sempre più gente stia scoprendo questo piccolo paradiso dello skialp, ma siamo ben distanti dalle affollate montagne dolomitiche.
Iniziare e finire ai Forni è un “must” visto che l’Alta Valtellina rappresenta quasi una seconda casa per me (mia figlia fa Compagnoni di cognome…😜). I Forni poi offrono una buona scelta/versatilità di itinerari importante per iniziare con il piede giusto una traversata. Oltre alle gite di sci alpinismo, i vicini impianti sciistici di Santa Caterina rappresentano una valida alternativa in caso di giornate particolarmente nevose…
Nel nostro caso si presenta una meteo eccezionale e la nostra prima meta è il rifugio Pizzini dove ci alleggeriamo e proseguiamo per una breve gita al passo Zebrù.
Il nostro secondo giorno una bufera di neve e un po’ di sfortuna (un cliente perde uno sci) ci blocca alla Cima di Solda e ci fa tornare sui nostri passi. Come arrivare a Solda? Non ci rimane che prendere un taxi per non stravolgere tutto il programma. Arriviamo a Solda tardi, ma l’accogliente Gasthof ci rifocilla e ci fa dimenticare i nostri imprevisti.
Il terzo giorno inizia con gli impianti da sci ed una lunga e fantastica discesa in neve fresca dal passo del Madriccio fino al rifugio Nino Corsi dove rimettiamo le pelli e saliamo al rifugio Martello. Decidiamo di non fare altro per oggi. Fa caldo ed il giorno dopo ci aspetta una giornata lunga. Quarto giorno sveglia alle 5,30 e partenza alle 6,30. Una lunga cavalcata ci porterà in vetta al Cevedale con discesa in neve polverosa lungo la val Cedec, meta finale il rifugio Branca dove trascorreremo due notti. Questa giornata distrugge i partecipanti che decidono di trascorrere il quinto giorno sciando sulle piste di Bormio per andare a conoscere quelle che saranno le piste delle Olimpiadi del 2026.
Ultimo giorno salita al san Giacomo proprio di fronte al Branca. La neve non fa impazzire ma tutti sono felici di finire ed andare a godersi le terme romane di Bormio